Lettera dal destino
- appleshampoo
- 2 nov 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 6 nov 2024
Vorrei che il mondo mi scrivesse una lettera così:
"Cara AppleShampoo,
spero che questa lettera ti trovi bene. Vabbè, lo sai. Cioè, lo so che non stai bene, ma... La verità è che sono uno stronzo. So che ti ho fatto soffrire molto per, ehm, alcune cose... Vabbè, diciamo tutte... Però anche tu, dai, che continuavi a credermi e-- no, basta. Non è colpa tua. Non ha senso continuare a dirti cose a cui la tua parte razionale è arrivata tempo dietro. Sono uno stronzo. Ti ho portato via tutte le persone che amavi, con una scusa sono riuscito a farle allontanare da te e ti ho anche fatto credere che fossa colpa tua perché piangevi troppo, o perché non avevi voluto prendere lezioni di pianoforte, o perché era la tua troppa disponibilità a farle andare via. Ma, ripeto, non è colpa tua. Ti ho messo in una casa con un padre di merda, manipolatore e bugiardo, che non ti ha mai abbracciata, che ti lasciava in strada sull’asfalto rovente, che si è dimenticato della tua esistenza più volte nel corso della vita, che tradiva tua madre, che rideva dei vostri dolori. Ti ho dato una bella mamma, però, anche se lei ha risentito molto delle delusioni del suo ex consorte, e ti ho regalato una sorella fantastica, anche se tu volevi un fratellino. Ma mi sono preso tuo nonno troppo presto, e ho lasciato che il veleno di tuo padre facesse ammalare il tuo rapporto con il resto della famiglia. Loro guardavano te, ma sapevano che nel tuo sangue scorreva il suo, e tu ti sei presa tutti i cattivi giudizi e le occhiatacce fino a credere che tanto nessuno potesse amarti davvero, nemmeno tu.
Però ti ho fatto conoscere ilfilovioladeldestino, no? Dieci anni d’amore non sono pochi in questa società dove... No, scusa, anche qui sono stato un bastardo. Ho fatto sì che lui ti lasciasse a pochi mesi dal matrimonio, invaghito di un’altra, mentre condividevate la casa e tu dovevi di nuovo raccimolare le tue cose e crearti un’altra strada. E nel tuo cuore piangevi tutte le lacrime che avevi, perché lo amavi - e lo ami ancora - e perché speravi - e speri ancora - che lui ti prendesse le mani, le incrociasse con le sue, e dicesse “sono un coglione, perdonami”. E tu lo avresti perdonato. Invece lui ti ha detto che le tue lacrime lo stressavano, che era rimasto con te proprio perché lo logorava vederti soffrire ma ora basta, ora proprio non ce la faceva più e che no, non dovevi piangere, perché si era rotto i coglioni.
E tu non te li sei rotti, AppleShampoo? Nemmeno lì ti è venuta voglia di alzarti in piedi, prenderlo a schiaffi, mandarlo a fanculo, di amarti e di rispettarti almeno un po’?
Ti ho usata come un test. Volevo capire fino a quando una persona così altruista potesse soffrire, quali erano i limiti dell’amore, cosa eri disposta a fare pur di non perdere più nessuno.
Ma sono stato proprio uno stronzo. Scusami. In cambio, ti cedo una casa sull’isola di Harris, proprio vicino al mare, dove puoi coccolare tutte le mucche delle Highlands che vorrai, dove potrai annusare il profumo dell’oceano atlantico e sorridere ogni volta che ascolti qualcuno parlare con quell’accento che ti piace tanto. Ti regalo anche un gatto, un drago e un unicorno.
Pace.
Il mondo.”
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