Domenica sera
- appleshampoo
- 9 dic 2024
- Tempo di lettura: 2 min
È domenica. Ieri ho preparato l’impasto della pizza. Ho fatto “la solita dose” da un chilo di farina. Stamattina mi sono alzata presto e ho suddiviso l’impasto in quattro panetti.
C’era questa tradizione non detta di mangiare la pizza la domenica sera. La domenica sera è sempre stata simbolo di “pecundria”, come si dice dalle nostre parti, di una triste pigrizia che ci porta a pensare “oh no, domani è lunedì, si torna a lavoro”. E volevamo che il weekend fosse durato più a lungo per starcene sul divano a coccolarci, per fare una passeggiata allo zoo, per fare l'amore, per andare al fiume a nutrire i coniglietti, per guardare i video dei cuccioli su Instagram.
La domenica sera arrivava, e arriva ancora, prepotente, a ricordare che “domani è lunedì, si torna a lavoro”. Allora ho preparato le pizze, perché la pizza è quel comfort food che non può essere rimpiazzato.
La pizza la domenica sera era una cosa nostra, una cosa sacra.
Ho preparato la pizza, anche se non la mangerai, anche se non è più una cosa nostra, né una cosa sacra. La mia nuova casa provvisoria profuma di pizza, è un odore che mi dà conforto, "la pizza la domenica sera” è il mio unico appiglio alla realtà, l’unica certezza che mi è rimasta.
Ho iniziato un cappello all’uncinetto e poi l’ho disfatto. Ti ho sempre regalato un cappello all’uncinetto fatto a mano per Natale, ne avrai almeno una decina nell’armadio, non ne hai mai messo uno. Non perché fossero brutti, ma perché avevi paura di rovinarli - o almeno, dicevi così. Forse erano brutti e storti, ma sono migliorata. Questo stava venendo su bene, ma l’ho ridotto di nuovo a un gomitolo. Che senso ha regalarti un cappello fatto a mano se non sarà il primo pacchetto a spuntare sotto un albero che non decoreremo insieme?
Lo scorso anno ci dicevamo che era l’ultimo Natale che avremmo trascorso da fidanzati, perché quello dopo saremmo stati sposati, marito e moglie, insieme per sempre, come entrambi desideravamo.
L’unica decorazione che richiama il Natale nella mia casa berlinese è un cerchio di legno che recita: “I’d rather be in Scotland”. Non lo sento. Non lo sento arrivare. Non lo sento nel cuore, non ne sento la magia.
La pizza è quasi pronta, aspetto che il cornicione diventi un po’ più croccante. Avrei dovuto stendere la pasta più sottile, come piace a me. L’ho stesa più spessa, come piaceva a te. Perché la pizza della domenica sera era una tradizione, una cosa nostra, una cosa sacra.
Ora non lo è più, e la pasta è troppo alta.
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